Venerdì ho partecipato a Orgosolo all’incontro di Destination Inside Sardinia del GAL Barbagia, GAL Nuorese Baronia, Camera di Commercio di Nuoro, Uninuoro e Comune di Orgosolo sulla comunicazione del turismo.
Un incontro bello e partecipato agevolato e stimolato da Barbara Argiolas e dai presenti che hanno ragionato sulle sollecitazioni di un mondo che sta cambiando sempre più velocemente ma che mantiene come centrali quei valori come reputazione, fiducia e relazione anche e soprattutto nel turismo.
Parlare con le persone, scambiarsi idee ed esperienze, uscire dalla propria idea e accogliere il dubbio e le innovazioni è l’unica maniera per crescere e non pensare di essere il centro del mondo, come persone e come destinazione.
Immergersi poi in comunità come Orgosolo, Mamoiada e Orani, fermarsi ad ascoltare i racconti delle persone, i silenzi delle pietre, capire quei luoghi intrisi di storia e di storie, di cultura e arte, di umanità e anche sofferenza, rimanere senza parole di fronte a montagne come pareti e pareti come quadri, di persone scavate dal tempo e di tempo sospeso.
Quando si parla di turismo delle esperienze si parla quasi sempre di una rappresentazione creata per andare incontro alle curiosità di un turista che per quanto consapevole le acquista come prodotto in uno scaffale.
Urgente ribaltare il concetto e rendere il turista un visitatore di comunità prima che di luoghi di interesse per immergersi e uscirne imbevuto di storie e non aromatizzato di pur gratificanti essenze volatili.
Contaminarsi di vita per fare in modo che le comunità possano evolversi senza diventare allevamenti industriali di turisti.
Scriverò tanto di questa esperienza (i Murales, il Museo Nivola, Abbamele Osteria e delle persone incontrate che meritano una storia a parte) ma per ora posso essere solo grato di questo momento di grande crescita personale.